RISPETTOSA MENTE
Ieri, mentre aggiornavamo la sezione dedicata ad Andromeda (qui), siamo stati tentati di pubblicare una frase di Tiziano Terzani, che avevamo visto scorrere sul web.
La frase, che si può individuare in tante pagine internet, recita più o meno così:
“Il rispetto nasce dalla conoscenza, e la conoscenza richiede impegno, investimento, sforzo”.
Pur faticando a non immaginarci questa citazione all’interno di uno dei tanti saggi di Terzani (e quindi doverosa di contestualizzazione), presa solo così – come a cucchiaiate, di quelle tante che si vedono nel web, non l’ abbiamo riportata tale e quale dove volevamo.
Pensando al rispetto, infatti, non ci sentiamo di essere d’ accordo con il famigerato giornalista e, per alcuni casi, “maestro”.
Abbiamo pensato alle tante situazioni che abbiamo incontrato lungo la nostra via e… no, per noi il rispetto non deriva dalla conoscenza e, forse, la conoscenza non richiede né investimento né sforzo per chi la ama, ma semplicemente curiosità. Se poi, intendiamo la conoscenza come cultura, allora il rispetto tanto meno deriva dall’essere acculturati o meno.
Da cosa deriva il rispetto? Noi pensiamo che derivi da sé stesso e che si autoalimenti in certi modi di essere.
Essere o meno rispettosi – per esempio.
Ci sono tornate alla mente tutte quelle situazioni in cui persone di umili (umilissime) origini, non provviste di chissà quale master, laurea, qualifica o altro, hanno dimostrato rispetto. Abbiamo rivisto un calore umano che non dipendeva dal grado di cultura.
Ci siamo chiesti, allora, se il rispetto derivi da un luogo, da una località o se esiste a prescindere da questo.
Siamo giunti all’intima conclusione – solo nostra – che il rispetto non abbia né casa né scuola.
Il rispetto, forse, ha radici relazionali.
Ovvero, all’interno di un mondo relazionale “io imparo il rispetto“.
Ma che esso possa dipendere da una scuola, dal raggiungimento o meno di un voto, da una classe educativa fatta di impegno e sforzo, questo no.
Dovrebbe (dovrebbe), essere insito e naturale, libero da culture.
Ci spiace non pubblicare la frase in Andromeda, nella galleria spunti: sarebbe stato impattante, davvero!
Ma… come dire, il rispetto nasce dalla conoscenza, e la conoscenza richiede impegno, investimento, sforzo.
Anche nelle contraddizioni, forse.
Allora è successo che ci siamo incuriositi.
Siamo andati a vedere il significato di cultura.
E, tra le tante definizioni del vocabolario, scartando “il patrimonio delle cognizioni e delle esperienze acquisite tramite lo studio, ai fini di una specifica preparazione in uno o più campi del sapere”, abbiamo scelto quella a nostro parere più consona:
“In senso antropologico, il complesso delle manifestazioni della vita materiale, sociale e spirituale di un popolo o di un gruppo etnico, in relazione alle varie fasi di un processo evolutivo o ai diversi periodi storici o alle condizioni ambientali”.
Se la conoscenza a cui si riferisce Tiziano Terzani tratta di questo, allora parliamone.