MICROCHIP EMOZIONALE

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β€œπ‘π‘œπ‘› 𝑠𝑒𝑖 π‘Ÿπ‘–π‘’π‘ π‘π‘–π‘‘π‘œ π‘Ž π‘π‘œπ‘›π‘π‘™π‘’π‘‘π‘’π‘Ÿπ‘’ π‘›π‘’π‘™π‘™π‘Ž
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π‘π‘œπ‘› 𝑐𝑖 𝑠𝑒𝑖 π‘Ÿπ‘–π‘’π‘ π‘π‘–π‘‘π‘œ”
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Prendiamo spunto da queste poche righe, tratte da un famoso brano dei Subsonica – ƁєηzΞΉΞ·Ξ± OgΟƒΡ•Π½ΞΉ – per trattare un argomento a noi molto caro: le aspettative.
Direttamente collegate all’argomento β€œgiudizio”, le aspettative sono β€œle attese per la riuscita di un qualcosa”: attese queste che nutrono la speranza – affidata o meno da altri – di essere in un determinato modo o fare un determinato tipo di cosa conforme a ciΓ² che ci si aspetta da noi. πŸ‘€
Cosa nutrono le aspettative che gravano su di noi in questo modo?
Niente altro che il bisogno di proiezione delle speranze altrui, ossia l’asticella che qualcun altro ci pone per metterci vicino a un suo qualche status o a un suo qualche metro di misura per essere β€œconforme a”.Β 
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Ovviamente, prese a fine educativo, le aspettative hanno un grande potere costruttivo: preparano il terreno per ciΓ² che potenzialmente possiamo diventare.
Come nello sport, avere un obiettivo sfidante e competitivo non farΓ  altro che accrescere l’impegno che un atleta puΓ² mettere nel raggiungimento di un suo traguardo e quindi condividere un’ aspettativa di successo o porre in alto l’asticella non potrΓ  che essere potenziante e stimolante per la persona coinvolta.
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Ma cosa succede quando parliamo di aspettative di cui il mondo esterno ci carica?
Ovvero, il famigerato β€œπ‘π‘œπ‘šπ‘’ 𝑐𝑖 𝑠𝑖 π‘‘π‘œπ‘£π‘Ÿπ‘’π‘π‘π‘’ π‘π‘œπ‘šπ‘π‘œπ‘Ÿπ‘‘π‘Žπ‘Ÿπ‘’β€?Β 
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In questo caso, l’aspettativa Γ¨ nutrita direttamente dal comportamento acquisito.
Ovvero, se ci siamo comportati in un determinato modo nei confronti di una persona Γ¨ naturale che in lei si sia fatta strada un’aspettativa e che il deluderla sarΓ  causa di frustrazione e di sfiducia.
Per fare un esempio, se insaturo un legame di amicizia con una persona e trascorro il mio tempo a sedimentare in vari modi questo legame Γ¨ naturale che si crei naturalmente un’aspettativa, ossia nasca una responsabilitΓ  condivisa che riguarda il legame che si Γ¨ instaurato, le parole dette, i momenti trascorsi e quanto altro.
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Le aspettative in questo caso sono β€œconcordate”, ovvero messe su un tavolo di β€œcomune accordo” e il rimanere delusi dalla mancata soddisfazione delle nostre attese non puΓ² che rivelare un cambiamento, una trasformazione o semplicemente la fine di un qualcosa.
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Altro discorso, secondo noi, Γ¨ da fare sulle aspettative non concordate, ossia tutti i casi in cui pensiamo che l’altro debba avere, debba fare o debba essere in un determinato modo o contenga determinate caratteristiche che o appartengono a noi (quindi invece di avvicinarci all’altro e di vederlo come β€œqΟ…Ξ±β„“cΟ…Ξ·Οƒ βˆ‚ΞΉ Ο…Ξ·ΞΉcΟƒ, βˆ‚ΟƒΡ‚Ξ±Ρ‚Οƒ βˆ‚ΞΉ ρяσρяιє cαяαттєяιѕтιcнє”, proiettiamo noi stessi) o appartengono a una qualche idea che ci siamo fatti rispetto a un determinato tema.
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Come recita la canzone dei Subsonica in modo canzonatorio – non riuscendo loro stessi a bissare il loro album di maggior successo β€œMicrochip emozionale” e deludendo cosΓ¬ le aspettative di fan e critica – possono essere davvero molte le cose in cui β€œπ‘›π‘œπ‘› π‘ π‘–π‘Žπ‘šπ‘œ π‘Ÿπ‘–π‘’π‘ π‘π‘–π‘‘π‘–β€… ma la domanda Γ¨: β€œΞ·Ρ”ΞΉ cσηƒяσηтι βˆ‚ΞΉ cΠ½ΞΉ / cΠ½Ρ” cΟƒΡ•Ξ±?” πŸ‘€πŸŽΌ